L’essere umano, quando si tratta di investimenti, non sempre è razionale e spesso commette errori, anche inconsciamente, dovuti alla sua ignoranza su questi pregiudizi. Vediamoli insieme cercando di analizzarli per poi sapere come comportarsi una volta che ci troveremo inevitabilmente davanti ad essi.
Per prima cosa, quando si cerca di creare un portafoglio azionario, è quello di avere un piano ben preciso su come studiarlo, formarlo e gestirlo nel migliore dei modi. In poche parole ci serve una strategia che seguiremo pedissequamente in modo da raggiungere i nostri obiettivi.
BIAS n° 1 – Troppa fiducia in se stessi
Spesso le persone e soprattutto gli investitori sovrastimano la loro conoscenza in ambito finanziario. Ho sentito un’infinità di volte persone che hanno investito due soldi in qualche titolo parlare come se fossero Warren Buffett.
Questo pregiudizio può essere molto dannoso perché non darà all’investitore un giudizio realistico.
Soluzione:
Per aggirare questo problema basterà chiedersi se sul titolo che vogliamo acquistare abbiamo applicato la dovuta ricerca e analisi dei dati raccolti.
“E’ un titolo con dei buoni fondamentali?”, “Fa parte di un business/un mercato in via di sviluppo?”, “Profittevole?”
Oppure se facciamo un trading di breve periodo e ci basiamo sull’analisi tecnica o grafica, dobbiamo chiederci se “si trova su un supporto?”, “Il rischio/rendimento tra stop e profit è a nostro vantaggio?”, “Sappiamo dove collocare lo stop ne caso il trade non vada a buon fine?”.
BIAS n° 2 – Familiarità con titoli o situazioni passate
Spesso scegliamo i titoli che conosciamo da più tempo oppure che abbiamo tradato con successo anche nel passato. Oppure riproponiamo gli stessi comportamenti di valutazione o di giudizio ovvero un “processo decisionale basato su schemi” (che so, tradiamo uno stesso pattern per ogni strumento finanziario) .
Soluzione:
Per superare questo problema dobbiamo impegnarci a tenere la mente aperta ad ogni eventualità e comunque non snobbare neppure titoli mai trattati prima, ma che potenzialmente possono essere validi.
BIAS n° 3 – Ridondanza di informazioni
Questo meccanismo si attua di solito quando siamo sotto stress e cioè analizzare troppe informazioni.
Avete presente quando il titolo sta andandoci incontro e tendiamo a spostare lo stop loss? Perché lo facciamo? Perché sotto stress iniziamo ad analizzare una marea di informazioni come “poco più sotto c’è un altro stop granitico”, “ho letto di una news in cui ci dovrebbero essere nuovi acquisizioni”, “Goldman Sachs ha dato un upgrade”, ecc.
Questo pregiudizio può rivelarsi dannoso perché ci “paralizzerà” per il fatto di avere troppe informazioni e non sapere più a quale dare importanza.
Soluzione:
L’unico modo di uscirne è convincerci che non stiamo prendendo la via più semplice, ma semplicemente stiamo seguendo il lavoro di ricerca ed analisi fatto precedentemente.
BIAS n° 4 – Ancorarsi alle scelte iniziali
Anche questo è un errore comune che attuano spesso i principianti. Entrare su un titolo anche dopo un’attenta e scrupolosa analisi.
Sfortunatamente alcune situazioni sono cambiate senza averle potute prevedere per cui le analisi iniziali non sono più appropriate.
Il bias cognitivo sta nel non evolvere, a non adeguare la propria mentalità o giudizio al mercato che è mutato. A non prendere in considerazioni altre eventualità. L’investitore scarterà ogni cambiamento mentre sposerà solo quelle informazioni che daranno supporto alla sua idea iniziale.
Soluzione:
Questo si può superare solo aprendo la mente e prendendo coscienza che in borsa gli andamenti del mercato possono mutare per qualsiasi ragione.
BIAS n° 5 – Seguire la massa
E qua parliamo dell’effetto gregge argomento di cui ne abbiamo trattato una innumerevole serie di volte.
Comprare un titolo “perché ce l’ha detto un amico”, “perché ne hanno parlato sul giornale”, “perché il guru del forum dice che ci farà arricchire”.
Una scelta fatta non sulla base di ricerche e analisi compiute in prima persona, ma sul fatto che “tutti le comprano” per cui l’investimento è sicuramente valido.
Soluzione:
Si può ovviare solo evitando di ascoltare giudizi senza prima completare la nostra scelta con informazioni che si basino su dati concreti.
BIAS n° 6 – Avversione alle perdite
Anche di questo bias ne abbiamo ampiamente parlato. Si tratta di fare una scelta sbagliata e per paura di chiudere l’operazione in perdita, lasciamo che il nostro loss prosegua senza aver la forza di porne fine. Come ho scritto su un altro articolo a questo poi si aggiunge un’ulteriore bias, più subdola. Si tratta dell’effetto disposizione cioè voler simultaneamente realizzare sia guadagni che evitare le perdite (cosa impossibile in borsa). In poche parole si vuole guadagnare sempre senza mai perdere e non è sufficiente che i gain siano superiore ai loss.
Soluzione:
Si può ovviare con la presa di coscienza che le perdite in borsa ci saranno sempre, non è possibile guadagnare sempre, ma con un’attenta analisi, money managment e gestione del rischio, i trade chiusi positivamente devono superare quelli chiusi in perdita.
Conclusioni
Conoscere queste poche regole potranno migliorare i vostri investimenti.
A presto.